GIOCO GIA’ A GOLF O VORREI PROVARE ! Esiste un solo swing? Ci sono nuove tecnologie e/o discipline mentali che potrebbero aiutarmi ? Lo swing che farò o che faccio va bene per me? Quanto sono differenti i modi di insegnare? Se si, mi conviene cambiare, quali i pro e i contro. Coach Paolo De Ascentiis

Credo siamo arrivati alla parte centrale di molte domande che mi vengono fatte sullo SWING!

Quale swing, quale Coach / Maestro, come e perchè.

Darò le risposte, in sequenza rispetto al titolo con il quale ho introdotto questa mia dissertazione, a differenza della VOLUTA sovrapposizione di immagini riguardarti il diciamo così “Nuovo o Vecchio ” swing.

Esistono altre tipologie di swing oltre a queste, con concetti ancora più enfatizzati e “gesti ” molto, ma molto differenti da questi due, ma non voglio addentrarmi in questa dissertazione.Se volete un mio parere anche su queste ed altre potete scrivermi.

Oggi ho voluto mostrare solamente due degli swing che si vedono giocare, per la maggiore.

Quindi prima di addentrarmi in un analisi FINALE e rispondere alle domande, vorrei fare un excursus sui vocaboli, sulla tecnica, e sui modi di insegnare, nel tempo.

Questo perchè? Perchè non si potrebbe comprendere il livello e da dove si è partiti, se non ci fosse uno “storico” relativo a come e quando e, perchè si è arrivati a questo.

La Sezione Professionisti inizia la sua attività nel 1981 e sino ad oggi ha formato oltre 500 professionisti di golf. Queste a brevi linee la nascita del settore PROFESSIONISTICO in italia. 1981.

E in tutto questo lungo periodo di tempo, sono cambiate tante cose, per la continua crescita della tecnologia e delle attrezzature per l’analisi dello swing, e per gli aspetti mentali. insiti i qualsiasi disciplina.

Oggi rispetto agli anni 80, anni in cui mi formavo io presso la Scuola, sono cambiate tantissime cose. Dal volo della palla,(da 9 si è passati a 13, (vedi figure) , all’introduzione di altre materie, e alla continua crescita della conoscenza sportiva in generale.

Per la parte tecnica, la cosa che ha più influenzato e cambiato completamente il modo di analizzare il volo di palla è stato l’avvento del “TRACKMAN”, infatti si è compreso che la traiettoria della pallina da golf è data principalmente dall’orientamento della faccia del bastone all’impatto.

Per prima cosa vorrei spiegare che cos’è il Trackman ?

Il TrackMan è praticamente un radar in grado di scandagliare completamente il vostro tiro, che sia a 3 o a 400 metri di distanza, ed è talmente preciso che il suo scarto è di appena 1 metro…

La domanda che tutti si chiedono è ma cosa misura il Trackman ?

Ecco un elenco:

  • Velocità della testa del bastone
  • Distanza del colpo (sia in volo che in rotolo)
  • Quantità di errore (quanto andiamo a sinistra o destra)
  • Traiettoria della testa del bastone
  • Posizione della faccia del bastone
  • Angolo di attacco
  • Loft del bastone all’impatto
  • Smash factor, quanto si impatta correttamente una palla

Secondo le statistiche infatti, l’85% della direzione iniziale del volo di palla è determinata dall’orientamento della faccia del bastone, mentre solo il restante 15% della direzione dipende dal percorso della testa del bastone al momento dell’impatto.

L’uso del TrackMan è ovviamente da associare ad un professionista che sia in grado di interpretare tutti i dati da esso fornito, alcuni sono di certo facili e di immediata comprensione altri invece è meglio farli interpretare ad un maestro o esperto del settore che può certamente fornirci maggiori dettagli.

Insomma tutto in continua evoluzione, e bisogna tenersi aggiornati.

Ho visto nella mia vita golfistica di 50 anni( di cui più di 30 di insegnamento), di tutto e di più. E adesso vorrei parlarvi di questo lungo periodo, di quello che ho vissuto, sentito, e visto, con la serietà che l’argomento comporta.

Lo swing si è inevitabilmente evoluto come i materiali e la tecnologia. Tutto questo a portato a cambiamenti sia come swing, sia in termini di terminologia, tecnologia, strumenti, e in tante altre cose. Psicologia del gioco, Preparazione atletica, Bio meccanica ecc. E questo non solo sul Full swing, ma anche nel Putter, nello Short Game.

In America ogni anno premiano ” The Teacher of the Year “. E in tutto il mondo, nascono ogni giorno, teorie, modi di far fare lo swing, e tantissimi ultimamente sono i“TOOLS” che vengono usati e presentati per far fare più facilmente tramite TIPS o DRILLS lo swing voluto. Basta che voi andiate su un social e vedrete, tantissimi di questi tools, venduti anche per corrispondenza.

Volutamente, non mi soffermo su tutti i vari swing, con differenti “shallow, squat, drop, push-ups e altri termini e concetti”.

Questi li vedrete con i vostri Maestri o Coach personali.

Oggi molti coach, propongono il loro modo di fare lo swing “Swing” e alcuni vendono anche i loro Tools e anche corsi on line , per farsi seguire anche da lontano.

Io ho solo voluto con questo post farvi vedere, e dare una risposta, a tutte le domande che mi vengono fatte QUOTIDIANAMENTE relativamente ai diversi swing e quale fare.

Ed ecco le mie risposte in merito alle più frequenti domande che mi vengono fatte.

1)ASSOLUTAMENTE NO !Primo, perchè con il passare del tempo come accennavo prima, tutto si è evoluto e con esso gli SWING sono evidentemente CAMBIATI, come in TUTTI gli altri SPORT. Non si gioca a tennis, non si scia, non si gioca a pallone, con le stesse modalità e velocità di un tempo. Tutto è cambiato. E chi giocava 20 anni fa o10 anni fa uno swing completamente diverso, per impostazioni, piano dello swing e altre varie variabili rispetto a chi inizia oggi. E comunque a prescindere dall’evoluzione del gesto del golf in conseguenza del passare degli anni e quindi con l’avanzare come ho detto della tecnologia e conoscenza, OGGI CI SONO TANTE TIPOLOGIE DI SWING DIFFERENTI.

2)ASSOLUTAMENTE SI ! Uno su tutti il “Trackman” per lo Swing , e poi tutti i vari SUPPORTI TECNICI, che sul mercato esistono, sia sul PUTTER vedi uno su tutti “Capto” e i vari “TOOLS ” che usano ( non tutti) i vari istruttori.E per parlare della parte “mentale”, il Mental Coach è diventato una figura centrale per la “gestione” della tecnica durante la competizione. PS.Giusto per fare dei riferimenti, eccelsi campioni , in tutti i campi, non si riescono a dare il massimo in gara, perchè la “gestione” e l’atteggiamento mentale non è ALLENATO come la parte tecnica.

3)ARTICOLATA RISPOSTA ! Devo precisare, che sono sicuro tutti i professionisti abbiano chiaro che non è possibile far fare uno swing, che non sia vicino alla persona che hanno davanti per almeno tre fattori ( fisico, mentale, e un attitudine alla pratica e alla disciplina ).E che tra l’altro lo swing si differenzia ,( in quanto può essere più atletico e tecnico, o più dilettevole e ludico ) e quindi se si vuol fare del golf, uno sport o solo un gioco, (perchè qui ovviamente cambiano le motivazioni personali e quindi il tempo dedicato), lo swing può essere impostato e scelto a seconda delle necessità .Infatti si può passare da un mero aspetto giocoso , salutistico, di aggregazione , fino ad arrivare all’agonismo e alla competizione. Insomma sono tante le motivazioni che inducono una persona a cimentarsi in uno sport. Il golf sembra da fuori semplice, ma in realtà è lo sport più difficile che ci sia nella sua ” complessità”, ( non a caso esiste l’HCP) e quindi solo dopo, averlo iniziato, ci si rende conto di tante cose. Quindi se lo swing che avete impostato, si realizza con i vostri desideri e aspirazioni, bene, sennò forse ci sarebbero alcune riflessioni da fare, perchè a distanza di qualche anno si potrebbero avere delle mancate aspettative.

4) SI DIFFERZIANO perchè sono differenti le persone. E quindi siccome sempre sostengo, che non siamo tutti per tutti, sicuramente ci saranno insegnanti più vicini al vostro modo d’essere e di vivere le cose. La cosa che credo sia DETERMINANTE è conoscere il vostro insegnante, sia un Maestro che un Coach. Dite a lui le vostre esigenze, aspirazioni, desideri, sicuramente vi saprà capire e potrà esservi più vicino nella vostra richiesta. L’importante è che parliate e vi conosciate. Lo dice il grande Putting Coach, Phil Kanyon. Conoscete il vostro Allenatore. Starà poi a voi capire se vi siete ” trovati” per mille fattori, che credo non vi debba spiegare.

5) DOVETE CAMBIARE se ritenete che non ci sia empatia, vicinanza di intenti, e di comunicazione. Non tutti siamo uguali e non tutti ripeto siamo per tutti. Io sono il primo a rendermi conto se come coach, ho un affinità con il mio giocatore, e a chi trovo lontano dal mio modo di concepire il golf, sono il primo a sottolinearlo e a parlarne in modo che si possa arrivare ad una soluzione che sia totalmente positiva per il giocatore.

6) QUALE IL VANTAGGIO O LO SVANTAGGIO A CAMBIARE. Vorrei fare prima una premessa. Non mi piace vedere cambiare istruttore tante volte, come se la colpa fosse dello stesso se uno gioca male . Però inevitabilmente non posso non affermare che bisognerebbe informarsi su chi fa lezione , relativamente alla vostra esigenza, e in base a quello dare un orientamento nella scelta. Ci sono infatti insegnanti più vicini alla tecnica, o più vicini alla parte mentale, o sono inevitabilmente piu’ portati per caratteristiche personali o per tempo, a far fare a tutti lo stesso swing, oppure ad adoperare maggiormente la tecnica, chi invece ha un suo metodo, chi adopera dei tools, o chi invece fa tirare tante palline, chi fa praticare, chi accompagna in campo gli allievi, chi preferisce invece fare lezione più in campo pratica o più in campo, chi cura di più un certo settore del golf e si è specializzato in quello ( full swing, short game, putter ), oppure chi dopo avervi osservato in campo , ritiene che il voltro ” atteggiamento mentale” non sia paritetico a quello mentale. Insomma prima di cambiare io , io sarei più propenso a chiedermi cosa voglio dal golf e in base a quello fare una scelta.

CONCLUSIONE : Io credo in tutta onesta intellettuale e professionale, che la scelta del tipo di Istruttore sia determinante per la futura crescita sportiva del golfista. Mi rendo conto della situazione difficile che può crearsi nel momento in cui uno vuole provare a giocare a golf. Solitamente l’avvicinamento al golf, fatto in gruppo , è il primo passo. Poi c’è la seconda fase , l’abbonarsi ad un circolo di golf e la scelta dell’istruttore, che solitamente è quella che il Golf propone. E qui son sicuro che tutti noi professionisti, abbiamo la coscienza e la professionalità per insegnare e far fare uno swing adatto alle esigenze della persona e confacenti anche e sopratutto alla fisicità, mentalità e volontà ( intesa come disciplina e motivazione) della persona. E per chi già gioca a golf, la sua esperienza passata in anni sul campo, ha dato un segnale di dove il giocatore si trova come ” PERFORMANCE SPORTIVA”. A questo punto il mio consiglio rimane sempre lo stesso. Prima chiedersi cosa voglio dal Golf, secondo , per quanto riguarda la parte dell’insegnamento, informarsi, rispetto alle proprie esigenze. E poi fare una serena riflessione, su quali sono i miei desideri e le mie possibilità. ( Impegno, pratica, motivazione, e sopratutto disciplina). Fatta questa analisi interiore, non credo ci siano molti problemi, non ascoltate cosa dice chi già gioca a golf, ma andate a conoscere e parlate con le persone deputate all’insegnamento, perchè tutto potrebbe essere “contaminato ” da una elaborazione di una persona diversa da voi, senza malafede , ma solamente è DIVERSA e lontana da voi.Basterà parlare con il vostro insegnante , con un caffè davanti, per confrontarsi relativamente a quello che voi e lui avete in mente, e quindi serenamente, prendere, sia che iniziate ,sia che vogliate eventualmente cambiare, prendere una decisione. La cosa DETERMINANTE è che VI CONOSCIATE RECIPROCAMENTE PRIMA. Questo è il mio semplice consiglio.

PS. Una cosa deve avere ASSOLUTAMENTE, essere della famiglia della PGAI. Sinonimo di PROFESSIONALITA’ !!

Oggi per non fare confusione posto solo DUE dei differenti SWING dei tanti che vengono proposti. E non mi addentrerò mai in una analisi di quale sia meglio, perchè sapete bene che io non ho preferenze e non faccio fare lo STESSO SWING ( ALTALENA) a tutti, ma cerco di adattare alla persona, quello che ritengo per lui il più facile da RIPETERE per caratteristiche fisiche , mentali e tecniche.

Ho solo voluto postarvi e farvi vedere due dei differenti swing che oggi , senza postare le ” esasperazioni ” di altri, vedo di piu ! Ho preso queste immagini da Chris McClatchie . Golf Coach Australiano.”chrismcclatchiegolf “, perchè sono molto esaustive in quello che intendo esporre. E questo credo sia il punto fondamentale.

BISOGNA ESSERE INFORMATI, FARE FORMAZIONE, CONFRONTARSI E SEGUIRE I CAMBIAMENTI E APPLICARE QUELLO MIGLIORE PER IL GOLFISTA.

UNICITA’.

PER ME NON C’E’ QUELLO ” NUOVO O VECCHIO” C’E’ QUELLO CHE FA IL DIVERTIMENTO O LO ” SCORE !I

IO IMPOSTO UNO SWING CHE RITENGO (LO DICO SEMPRE) CHE PER CARATTERISTICHE FISICHE, MENTALI,CHE PER LA PERSONA,POSSA ESSERE PIU FACILE RIPETERE, E QUINDI OTTENERE IN OGNI AMBITO LE MAGGIORI SODDISFAZIONI.

Non commento volutamente i due tipi di swing , ma vi lascio alle immagini, perchè voi possiate notare le differenze, che sono evidentissime, nei vari ” FRAME ” e che si evidenziano in modo sostanziale nei due finish !

Con questo vi saluto e spero di esservi stato di aiuto e Vi auguro come sempre un felice golf.

Coach Paolo De Ascentiis

SABATO 1 OTTOBRE,TENUTA SANTO STEFANO. FORUM sul GOLF:L’importanza del MENTAL COACH nella performance sportiva. Evoluzione dello swing. Maestro PGAI Ambassador Advanced Professionista classe”AA” Coach Paolo De Ascentiis.

Cari Players, Allievi, e amici golfisti.

Sabato prossimo 1 OTTOBRE dalle ore 16 alle 19, presso il Golf Club S. Stefano, ho deciso di organizzare un FORUM relativamente all’aspetto e all’importanza del GOLF PSYCHOLOGY COACHING rispetto alla tecnica e alla performance sportiva, con una finestra sull’evoluzione dello swing……..

Questi ultimi anni della mia carriera professionistica, per mio interesse professionale, mi hanno visto relazionarmi personalmente o tramite web, con illustri coach sia in Italia che all’estero.

Sia ultimamente, nei mesi di Luglio e Agosto in Inghilterra ,dove dopo un lungo percorso ho ottenuto il GOLF PSYCHOLOGY COACHING CERTIFICATE , dato dalla PGA National Training Academy ( European Centre of Excellence ) diretta dal Dott. Brian J Hemmings, ex psicologo capo di ENGLAND GOLF, di cui mi onoro avere una sua dichiarazione che potrete leggere in calce.

Sia durante i vari seminari e corsi fatti in questi ultimi anni. Ve ne elenco qualcuno.

COACHING:INSEGNARE AD ALTO LIVELLO, seminario con Marta Figueras- Dotti (collaboratrice della SOLHEIM CUP 2023, come di tante altre precedenti, e coach delle più forti giocatrici del mondo) , e Oscar Del Rìo ( Psicologo dello Sport, http://www.psicogolf.com) tenuto presso il Golf della Montecchia (PD),organizzato sempre dalla mia PGAI, dove la MINDFULNESS & GOLF era centrale nel loro programma.

PGAI ELITE PERFORMANCE COACHING :svoltosi a Milano nella Performance center di BOLD , tenuto da Dave Alred (coach tra l’altro di Padraig Harrinton e di tanti atleti di varie specialità).

SEMINARIO con PHIL KENYON, PGA Master Pro, Specialist Putting Coach, Coach dei più importanti giocatori del Tour presso il Golf Club di Tolcinasco (MI) organizzato dalla mia PGAI.

WEBINARS con Karl Morris, performance Coach del European e Pga Tour e coach di 6 vincitori di Major.

WORKSHOPS PGAI COACHES, durato tre mesi, dove fra i vari relatori, ho avuto il piacere di ascoltare Shawn Callahan Head Coach della BUTCH HARMON SCHOOL ( Coach di Tiger woods, Adam Scott, Dustin Johnson e altri grandi Tournament Player).

E altri incontri e contatti via web effettuati con Head Coach e illustri colleghi, Italiani e non.

Ho deciso quindi, di inserire nel programma ” COACH & PLAYER “ proposto dalla mia scuola di golf la PDA GOLF SCHOOL http://www.pdagolf.it (oltre a tutti gli altri progetti/programmi/attività) una SESSIONE riguardante la PARTE MENTALE. Con schede, analisi sul campo e confronti diretti.

Ho quindi pensato, mentre mi ritrovo con i miei players, di dare un occasione di confronto diretto, anche a VOI amici golfisti, in modo da offrire un opportunità di poter fare domande, vedere dei video, confrontarsi su temi e concetti golfistici, e di poter interagire direttamente con me, sul tema “GOLF E MENTAL COACHING ” a 360 gradi, e di inserire anche una parte relativa all’ EVOLUZIONE E AI CAMBIAMENTI DELLA TECNICA GOLFISTICA negli ultimi anni.

Quindi, ringraziando la Tenuta Santo Stefano, dove la mia Pda Golf School ha la sua location, vi aspetto dalle 16 alle 19 presso L’Attico – Sala Meeting per questo EVENTO GOLFISTICO.

“Questa location unica e suggestiva è stata attrezzata per ospitare eventi culturaliconvention e corsi aziendali, con la possibilità di accogliere fino a 70 persone.

Questo FORUM SUL GOLF è aperto a tutti ed è GRATUITO previa prenotazione telefonica (Whatsapp Business) al Mob della PDA GOLF SCHOOL +393388330395 o presso la email della stessa pdagolfschool@gmail.com. Per eventuali info, potete eventualmente contattarmi preso il mio Mob +393391213241 (whatsapp).

I golfisti e i loro accompagnatori, potranno soggiornare e mangiare presso l’albergo e il ristorante siti all’interno della Tenuta Santo Stefano

https://tenutasantostefano.eu/

Si potrà inoltre fermandosi a pernottare , fare la gara al golf della tenuta, il giorno successivo , la DOMENICA 2 OTTOBRE, contattando direttamente la Segreteria del Golf.S.Stefano

https://www.golfsantostefano.com/

Con la speranza di aver ampliato un percorso sportivo per i miei giocatori , e nello stesso tempo di dare la possibilità a tanti amici golfisti di apprendere cose nuove e di poter parlare liberamente di SPORT del GOLF ,Vi saluto cordialmente e vi do appuntamento a Sabato 1 Ottobre.

PDA GOLF SCHOOL

Coach Paolo De Ascentiis

PDA GOLF SCHOOL. Nuovo sito, loghi, palline logate, polo, ambassador, brand ambassador, advisor, sponsor.

Cari amici golfisti, la Pda Golf School, dal 1 di Luglio, vedrà porre in atto alcune trasformazioni, sia legate all’aspetto del web ( siti, domini, email etc etc) sia legate al brand della stessa a partire dalle divise con la quale verranno date le lezioni, è potranno essere indossate.

L’orgoglio di essere un Ambassador della mia PGA Italiana.

Il piacere di essere un Advisor della Wilson Staff.

La partnership in qualità di Consulente Tecnico Sportivo di “Italy Golf Cup”.

La preferenza come agenzia organizzatrice dei ” I Viaggi di Seve” e il relativo Brand Ambassador .

La collaborazione con ” PRD Grafica ” per la stampa e la fornitura di materiale.

Le varie ” Sponsorizzazioni ” già in essere , e che partiranno.

Hanno fatto si di dare una svolta anche alla grafica e alla gestione dell’immagine.

Con questo vi saluto e vi do appuntamento sui nostri amati Links.

PDA GOLF SCHOOL

Il tempo.

Sapete che non scrivo mai cose personali. Da sempre uso tutti i vari canali ( social, blog, riviste, televisioni, etc ), per parlare esclusivamente della mia professione e passione. Ma questa volta si sono inevitabilmente “mischiate” e non posso non portarle avanti insieme, anche se per poche righe, per poi ritornare sullo SPORT e quindi sul GOLF.

Due giorni fa, sono arrivato a casa a Rapallo, come sempre faccio appena posso, per stare vicino a mio padre che vista l’età, 91anni ,ringrazio il cielo che sia ancora con me, per controllare che tutto: degenza, casa, controlli, visite, cure, spostamenti sia sempre fatto al meglio, e che lui, sia accontentato in tutte le sue volontà, e andando verso casa sono passato davanti al Golf di Rapallo, dove sono nato golfisticamente. Sono entrato senza salutare nessuno ( me ne scuso) e passeggiando sull’argine del Boate, ho lasciato la mente” vagare” su TUTTO il mio MONDO del GOLF, inteso come dilettantistico, sia professionistico. Infatti non ho iniziato lì la mia carriera professionistica.

Esterno questo mia riflessone quindi, non per avere un vostro commento in merito a questa situazione (in quanto tutti facciamo lo stesso e di più, per i nostri cari), ma per portare io a Voi, amici golfisti, un mio pensiero sportivo, relativo a tante domande che ultimamente mi vengono fatte, sul golf di una volta e quello di adesso.

Non è la prima volta che leggo, sui vari social, blog, o su articoli di riviste di settore, di quello che era il golf, le gare, le regole, i premi, l’hcp, e l’atteggiamento sportivo di una volta. Leggo di persone che hanno vissuto quelle cose in quegli anni e i vari post e commenti. Le conosco tutte bene, e con tantissimi di loro ho condiviso ed vissuto e parlato di tutto ciò, anche negli anni precedenti. Non riuscirei adesso farne i nomi, sono tanti, e molti non ci sono più ahimè. Molti erano miei amici, coetanei, degli anni 50/60/70 , e tanti altri mi hanno accompagnato nei miei primi passi nel mondo del golf, ma mai mi sono espresso scrivendo il mio pensiero, e neanche lo farò oggi. Voglio solo raccontare ciò che ho ” vissuto” in tutti questi diversi anni di golf. Che cosa voglio intendere, che chi non ha vissuto certi anni di quel “mondo” del golf, non può davvero rendersi conto di cosa fosse.

Non che oggi non sia corretto e giusto cosi , anzi credo sia normale, doveroso, e al passo con i tempi. Non si può rimanere legati al passato. Questo invece deve servire per creare le basi di un nuovo futuro. Certo bisogna però avere ben chiare le idee di dove si vuol andare.

Questo non è un rammarico o una nostalgia, solo un ricordo che ho vissuto in maniera forte, ieri, forse, perchè anche per me gli anni incominciano ad essere tanti e tante persone a me care non ci sono più al Golf di Rapallo, come in tanti altri golf italiani.

Io sono nato nel 1961, e ho cominciato agli inizi degli anni 70 a giocare. Fate presto a fare il conto da quanto gioco a golf. Ho iniziato nel 1989 la mia carriera di professionista. I premi erano in argento, le gare rigorosamente rispettate e senza preferenze, il rispetto delle regole e l’etichetta basilari, i rapporti con i maestri totalmente di alto livello interpersonale, i rapporti con tutte le figure che ruotavano attorno al golf, inteso come circolo, erano di totale gerarchia e piramidali ,e tutto veniva semplicemente, ma rigorosamente rispettato.

Quando sono passato al professionismo, Il mio book delle lezioni era sempre pieno 365 giorni l’anno, con gli “stessi” allievi, nessuno diciamo così “insegnava” in campo pratica se non il professionista, e tutto quello che accadeva nel circolo ,veniva concertato prima, tra tutte le componenti del golf. Tutto il resto non voglio neanche minimamente accennarlo, perchè dovrei scrivere un libro, come tantissimi di quelli che ho menzionato prima, e di quelli che hanno vissuto quei periodi, ma non credo lo farò mai, e non credo neanche gli altri. Troppo interiore e personale questo “mondo”.

Dopo aver ottenuto il diploma di aspirante assistente di classe D alla fine degli anni 80, ho girato due anni nei circoli più importanti ad ascoltare i maestri che allora avevano fama nazionale, chiedendo loro, se potevo assistere alle loro lezioni, per carpire e imparare i loro “segreti”, che poi segreti non erano, ma ore e ore di serio e duro lavoro.

Mai nessuno si è nascosto o sottratto. Tutti sono sempre stati prodighi di consigli e con molti di loro ho fatto all’inizio della mia carriera, delle golf clinic , a volta senza percepire nulla, pur di stargli vicino e cogliere anche una ” parola” che potesse aiutarmi. Poi sono andato in Inghilterra, Irlanda, Scozia per capire e comprendere tutto quello che poteva arricchirmi professionalmente. Anche qui i nomi si sprecherebbero.

Tornando a noi, non biasimo certo il il golf di oggi. E’ frutto dell’evoluzione e della tecnica e dell’impresa che giustamente ne è scaturita. Da qui Il doveroso marketing. Sul quale sempre mi aggiorno, per essere anch’io al passo con i tempi. L’evolversi e il cambiamento di tutto il golf è nato dal poco tempo che ci è rimasto.

Tutto ormai è inesorabilmente veloce , non abbiamo più tempo, e quindi tutto ha incominciato a correre e i tempi non sono più quelli di una volta, così le gare, i premi, l’insegnamento, la tecnica e le regole.

Tutto per fare in fretta, perchè il tempo è poco! Come in TUTTO nella vita. SPORT e LAVORO nei vari settori.

Quindi lungi da me avere rimpianti o fare un effimera morale.

Però consentitemi di dire solo che il Golf ” The spirit of the game” rimane e rimarrà per sempre indelebile nella mia memoria, non solo fatta di ricordi, foto, premi, ma sopratutto di PERSONE.

Nelle foto sotto, vedrete alcuni momenti di tante mie passioni e sport, e vedrete la mia prima racchetta da tennis, la mia prima piccozza da bambino, le mie prime coppe, i miei ricordi, il mio primo campione italiano under 14 fatto a Croara( mio primo circolo da professionista) nei primi anni di insegnamento, e tante piccole altre cose di SPORT e di PERSONE.

Poi sono passati gli anni, i golf dove sono stato, e tutto è cambiato. In meglio in peggio? Non lo so.

So solo che come allora , metto la stessa passione e rispetto per tutto quello che per me rappresenta il mio golf. Per me un Presidente è ancora un Presidente, come un Maestro è un Maestro , come un Direttore, un Segretario, un Green Keeper, un Kaddy Master, come un Operaio del Campo, come il Responsabile degli Spogliatoi, Come il Gestore del Ristorante, come insomma tutte le altre figure e personaggi che ruotano attorno al mondo golf.

Non sempre vengo ripagato con la stessa moneta, ma non è un problema.Come dico io, fa parte dell’arredamento.

Ma io lo continuo a ” vivere” il golf come allora. Il mio unico obbiettivo, è fare quello che tutti mi hanno insegnato. Rispettare gli altri, rispettare le persone.

Da tutto ciò arriva la mia passione ed amore per lo sport e per la disciplina, per il rispetto, e il comportamento che vorrei ritrovare in ogni dove, nel golf di oggi.

Maestro,

Paolo De Ascentiis

IL MIO PAPA’